Medicina centrata sul paziente
In una recente revisione della letteratura è stato analizzato l’impatto di un approccio centrato sul paziente nei pazienti affetti da disturbi delle basse vie urinarie da ricondurre a patologia prostatica benigna ostruente. I dati mostrano che questo approccio è positivamente associato a migliori risultati sulla “salute urinaria” .
Purtroppo i farmaci per i disturbi prostatici sono lontani da essere dei farmaci perfetti , e diversi fattori riducono l’efficacia a lungo termine in relazione alla scarsa aderenza e persistenza ai farmaci prescritti.
Usualmente quando i farmaci sono inefficaci o male tollerati, la sintomatologia del paziente può giovarsi di terapie chirurgiche. Ma anche la chirurgia per la disostruzione della via urinaria non è scevra da complicanze o alterazioni poco gradite alla popolazione maschile (ad esempio retrospermia o ejaculazione retrograda).
Quando ascolto i pazienti affetti da disturbi prostatici, ma in generale in ogni sfera della urologia, ho imparato ad considerare sentimenti, idee, funzioni e aspettative del paziente per personalizzarne la gestione.
L’urologia è un terreno particolarmente fertile per l’implementazione di un approccio centrato sul paziente. Questo richiede, tempo e capacità di ascolto, ma anche competenza sulle diverse opzioni da CONDIVIDERE col paziente.
Credendo che i sentimenti e le aspettative dei pazienti siano la forza trainante nel processo decisionale io resto fedele al mio modo di fare medicina.